Hydrogen Tutorial

Antonio Piraino

Sebastian Moors

Sommario

You've just downloaded the latest version of Hydrogen and have it installed successfully. Hydrogen may come in handy for the these tasks:

  • It can be used as an advanced "click" machine helping you practicing (in speed, precision and rudiments) drums, maybe with a custom pattern you wrote.

  • You want to learn how to properly play a song: you can "write it down" inside Hydrogen (or just a few difficult parts of it). Doing the effort of finding, splitting and reproducing the different parts of the songs will improve your understanding of it. Also, using Hydrogen with your songs will ensure that in future a quick glance at the songfile you have created will bring the song up immediately to mind.

  • You can use Hydrogen with in combination with other software (Ardour, ...)


Indice

1. Let's start
1. Intro
2. Prima strofa
3. Bridge e seguenti
4. Il Riff
5. L'altra meta' della canzone
6. Il riff finale

Capitolo 1. Let's start

Prima di iniziare la stesura della canzone assicuratevi di avere alcuni strumenti necessari:

  • La canzone da studiare: puo' andar bene un cd-audio ma sarebbe preferibile scaricarla sul PC in formato .ogg o .mp3 per una maggior flessibilita'.

  • Optionally a rough layout of the song on paper: it may be useful to count bars and different parts of the song that eventually will get into Hydrogen.

La canzone in esame ha la seguente struttura:

  • Intro: 4 battute

  • Strofa: 8 battute

  • Bridge: 8 battute

  • Strofa: 8 battute

  • Bridge: 8 battute

  • Ritornello: 8 battute

  • Riff: 4 battute

  • Strofa (con chitarra): 8 battute

  • Strofa (con voce): 8 battute

  • Bridge: 8 battute

  • Ritornello: 8 battute

  • Ritornello: 8 battute

  • Ritornello: 8 battute

  • Riff finale: 4 battute

Da questo schema si evidenzia come alcuni pattern si ripetono nella canzone quindi useremo questa legenda, tornera' comodo con Hydrogen:

  • Verse -> A

  • Bridge -> B

  • Chorus -> C

And to save up words on explanations we'll use two common TLA (Three Letters Acronym ^_^):

  • LMB: left mouse button

  • RMB: right mouse button

Bene, adesso staccate il telefono e lanciate Hydrogen dalla shell: e' il momento di mettersi al lavoro!

1. Intro

Il pattern base (Fig. 1 e 2) e' di 4 battute (suddivise in 2 battute differenti ciascuna ripetuta per due volte, quindi [2a*2]+[2b*2]), e dura per tutto il pezzo, dall'inizio alla fine, riff inclusi; nella maggior parte dei casi (escluso l'intro e i riff) questo pattern base viene ripetuto 2 volte per arrivare alle classiche 8 battute per ciascuna parte (A,B,C) del brano. Prima di tutto pero' due piccole operazioni preliminari: settate la velocita' a 98 bpm (SUGGERIMENTO: potete scoprire da voi la velocita' della canzone mettendola in esecuzione col vostro player preferito e tenendo il tempo col tasto backslash di Hydrogen) e dal menu «Grid Resolution» selezionate '16'. Per creare il pattern selezionate lo strumento «Closed HH», click su RMB e scegliete «Fill Notes»: le due battute correntemente visualizzate saranno riempite di sedicesimi, voila'! Inserite poi a mano i colpi di rullante e di cassa come indicato nelle due figure sottostanti e abbiamo ottenuto il ritmo base per la nostra canzone. Notare come i colpi sul charleston siano accentati in maniera differenziata: i colpi che cascano sui quarti hanno un'intensita' di [0.78], gli altri di [0.50] (visualizzata nella barra di stato in fondo alla schermata del programma), in maniera da vivacizzare la resa globale del pezzo.

Fig. 1 Il pattern base, prima battuta.

Fig. 2 Il pattern base, seconda battuta.

Prima di cominciare la stesura delle strofe ci sono le 4 battute di intro, tutte uguali, eccezion fatta per la quarta che in fondo ha l'apertura del charleston. La procedura quindi e':

  • Rinominare il primo pattern nel Song Editor con clic di RMB sul nome «Empty Pattern» sostituendolo, per esempio, con «intro_a».

  • Aggiungere altre due crocette accanto alla prima (che rappresentano rispettivamente la seconda e la terza battuta)

  • Create nel Pattern Editor il pattern base (Fig. 1)

Per la quarta battuta invece c'e' da aggiungere l'apertura del charleston; si puo' procedere cosi' (Fig. 3):

  • Click di RMB Nel Song Editor sul pattern appena creato, scegliere «copy», scegliere un nome (es. «intro_b») e automaticamente ne verra' creato uno gemello proprio sotto.

  • Selezionare il nuovo pattern creato (IMPORTANTE!)

  • Cancellare gli ultimi due sedicesimi del «Closed HH» e riportarli sul «Open HH».

  • Selezionare '32' dalla «Grid Resolution» e aggiungere altri due colpi a fianco dei sedicesimi gia' esistenti.

  • Aggiustate l'intensita' in maniera che il primo dei 4 trendaduesimi sia [0.78] mentre gli altri 3 siano [0.20] per simulare un'apertura piu' lunga.

Fig. 3 Dettaglio dell'intro, quarta battuta.

2. Prima strofa

Abbiamo gia' visto come creare il pattern base, dunque per cominciare la stesura della prima strofa basta copiare dal Song Editor il pattern «intro_a» e rinominarlo, per esempio «A-B-C_1», poiche' rappresenta la prima battuta della strofa che poi andra' bene anche per il bridge (B) e il ritornello (C). Attenzione, perche' non aggiungere due crocette consecutive in corrispondenza di questo pattern appena creato? Poiche' nella prima battuta c'e' un colpo di «Crash» che conclude l'intro precedente, il risultato e' che le prime due battute non sono completamente identiche. Per aggiungere la seconda battuta si deve quindi copiare il pattern «A-B-C_1» e rinominarlo «A-B-C_2», togliendo poi il colpo di «Crash» citato prima.

Alla stessa maniera per ottenere le 2 battute seguenti e' sufficiente copiare nel Song Editor il pattern in Fig. 2, rinominarlo secondo la serie e aggiungere due crocette fino al numero '8' (poiche' sono identiche): il risultato ottenuto dovrebbe essere come da Fig. 4.

Le rimanenti 4 battute della strofa sommariamente sono una ripetizione di cio' che abbiamo appena scritto, dunque perche' rifare tutto? La battuta 5,6,7 sono identiche alle precedenti, quindi e' sufficiente aggiungere in sequenza due crocette sul pattern «A-B-C_2» e una sul pattern «A-B-C_3+4» avendo cura di rinominare di conseguenza i nomi dei pattern per capire come la canzone si muove nel Song Editor, mentre nell'ottava battuta c'e' il fill che conclude la strofa quindi dobbiamo creare una nuova riga nel Song Editor, magari copiando il pattern «A-B-C_3+4» e rinominandolo «A-B-C_8», e modificarlo come da Fig. 4. Notate come anche in questo caso i tre colpi di rullante («Snare Jazz») finali siano stati opportunamente accentati rispettivamente con [0.10], [0.20] e [0.78]; nell'immagine non si vede ma anche i due colpi finali di «Tom Mid» hanno un'intensita' di [0.50]. Si tratta solo di un piccolo passaggio, forse e' meglio non picchiare troppo sulle pelli :)

Fig. 4 Ottava battuta della prima strofa.

Il risultato finale nel Song Editor dovrebbe essere simile alla Fig. 5.

Fig. 5 Intro e prima strofa nel Song Editor.

ATTENZIONE! Se siete giunti fino qui senza mai salvare potrebbe essere un'ottima idea farlo adesso. Un semplice [CTRL+S] seguito dal nome che volete dare al vostro lavoro in corso vi togliera' ogni preoccupazione. Se volete aggiungere anche qualche informazione supplementare fate click con LMB sul pulsante 'S' del Song Editor e modificate i campi a vostro piacimento, queste sono le informazioni che verranno automaticamente visualizzate all'apertura del brano.

3. Bridge e seguenti

Ora che abbiamo riportato la prima strofa per intero dovreste avere un'idea del meccanismo con cui creare i pattern successivi: il primo bridge e' composto dalle solite 8 battute (4+4) con una piccola variazione alla fine della quarta, quale cosa ci impone di creare una "quarta battuta" differente, mentre per le altre basta aggiungere le nostre crocette amiche per sveltire il lavoro.

Let's take the latest pattern created as sample («A-B-C_8»), let's copy and rename it to «Bridge1_4» (i.e. fourth bar of first bridge) and modify it as in Fig. 6. We have quickly completed the bridge! The Song Editor now should appear as follows in Fig. 7. Looking closely one should ask why the fifth bar of the bridge (17th bar of the whole song) isn't assigned to the pattern «A-B-C_1»; the answer is that the pattern has also a «Crash» which is not present in «A-B-C_2+5+6».

Fig. 6 Quarta battuta del primo Bridge.

Fig. 7 Il Song Editor con il primo bridge.

Procedendo cosi' potremo creare velocemente le successive parti del pezzo: dopo questo bridge c'e' infatti di nuovo una strofa, un altro bridge e il ritornello, sono tutti molto simili quindi basta creare dei pattern differenziati solo per quelle battute che effettivamente differiscono. Insieme a questa guida c'e' comunque il file con il tutto il pezzo. Logicamente si possono creare righe tante quante sono le battute, ma una canzone completa poi rischia di diventare difficile da seguire e il file relativo occupa piu' spazio.

4. Il Riff

Verso meta' pezzo poi ci sono due riff consecutivi: ciascuno e' lungo 2 battute ma in realta' la sostanza non cambia poi molto. Il pattern musicale per la batteria e' lo stesso, sono solo tutti gli altri strumenti che eseguono qualcosa di simile a quello che verra' poi rappresentato dal riff finale, in cui partecipa anche la batteria.

Piu' semplicemente in questo riff la batteria esegue il solito pattern per una battuta (vedi Fig. 1) mentre nella seconda accenta insieme agli altri strumenti (Fig. 8), poi ripete il solito pattern per una battuta e di nuovo nella seconda ci sono solo due accenti con un piccolo fill a chiusura del tutto (Fig. 9); ancora una volta l'apertura del charleston finale e' simulata con due intensita' differenziate di [0.78] e [0.20].

Fig. 8 Seconda battuta del riff.

Fig. 9 Quarta battuta del riff.

5. L'altra meta' della canzone

Una volta analizzato il riff abbiamo girato la boa della meta' del pezzo. Cio' che resta da scrivere e' la solita strofa ripetuta due volte consecutive, un bridge e il ritornello ripetuto 3 volte con in coda il solito riff finale.

The second part of the song is slightly different from the previous one because we have a few hi-hat opening during the verses and every 4 bars there's a small fill almost everytime: it's easier to start from scratch a new set of pattern (i.e. «A-B-C-*») in the Song Editor copying them with a suffix like '_hh' to show the presence of the «Open HH». As noted in the introduction of this guide, Jeff Porcaro puts much of his skills playing the song and this makes the difference between a song played from a raw and "cold" transcription on paper (or on Hydrogen): therefore the following parts of the song will try to be faithful to the original piece, but another 'ear' could give another written layout of the same part: after all this doesn't matter so much since we are showing how a program works, not to play like Porcaro :)

Comunque ecco in Fig. 10 come appare la sezione del Song Editor relativa alle strofe e al bridge che seguono il riff; come si puo' notare le prime battute (48-50 secondo la numerazione del Song Editor) sono prese dal vecchio pattern mentre le altre (51-71) sono nuove. In piu' sono state create anche due battute 'ad hoc' identificate con «A-B-C-3a_hh» (Fig. 11 per vedere un esempio) e «A-B-C-4a_hh» poiche' hanno alcune singolarita' non presenti in nessun pattern finora scritto.

Fig. 10 Terza e quarta strofa nel Song Editor.

Fig. 11 Settima battuta del terzo bridge.

In seguito al terzo bridge abbiamo tre volte il ritornello: la prima volta il rullante e' sostituito dallo strumento «Stick» e la cassa non viene suonata (potrebbe sembrare il contrario perche' il basso invece suona, ad ogni buon conto lo strumento c'e' lo stesso smorzando l'intensita' a [0.50]), mentre la seconda e la terza volta ci sono alcune battute fuori dal coro come segnalato dai pattern «C3_*», in Figura 12 il pattern «C3_6+7 & C4_3» (lievemente diverso ma pur sempre tale) che cripticamente identifica la sesta e settima battuta del terzo ritornello e la terza battuta del quarto ritornello: se una notazione del genere puo' confondere e' sufficiente adattarla al proprio sistema.

Fig. 12 Il pattern «C3_6+7 & C4_3».

6. Il riff finale

Il pezzo si conclude ripetendo una variazione del riff di prima: la prime due battute sono uguali (cioe' pattern normale + battuta con solo un paio di accenti), mentre nella terza battuta la batteria invece di suonare per conto proprio accenta tutta la melodia degli altri strumenti (Fig. 13) per poi concludere alla maniera classica.

Fig. 13 Il pattern del riff finale.

E con questo siamo arrivati alla fine della canzone. L'obiettivo di questo breve tutorial era dare una rapida panoramica sulle funzioni che tipicamente si andranno a utilizzare di Hydrogen nell'uso comune: come accennato nell'introduzione, questo programma puo' comunque essere usato come un semplice click accompagnando la batteria dal solo metronomo oppure ancora si puo' isolare un pezzo particolarmente ostico di un brano, riportarlo nel Pattern Editor di Hydrogen e metterlo in loop: come in molte altre cose ci si accorge che anche la sola analisi di un brano da studiare ne rende piu' facile la comprensione e l'esecuzione e anche in questo Hydrogen puo' aiutare sveltendo il lavoro di una semplice stesura di un pattern e successiva raffinazione.

Per commenti, suggerimenti, correzioni si puo' utilizzare le mailing list attivate per Hydrogen (hydrogen.sf.net)